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Festa alpina a Foscagno

La festa Alpina a Foscagno.

Da sempre un appuntamento classico fin da quando ero bambina.
La partenza della chiesa di Semogo vedeva impegnati tantissimi giovani provenienti da tutto il mandamento, nella corsa più ambita dell’anno.
Nelle prime file c’erano i più noti quello che poi nel tempo si sono svelati grandi corridori,alpinisti comunque sportivi di livello.
Il percorso di circa 5 km vedeva come traguardo, Foscagno e i suoi laghetti percorrendo un dislivello di oltre 600 m di corsa in montagna con punti di pendenza del 20%.
Il percorso è famoso poiché
fino agli anni 1914 questa mulattiera,era l’unica via di collegamento che portava da Bormio a Livigno passando appunto sull’abitato di Semogo.
Alcuni tratti sono caratterizzati da narrazioni di storie di bufere e come protagonisti diversi contrabbandieri che lasciavano i loro bottini in nicchie specifiche del percorso, sopratutto dal dopo guerra. Le baite dei paesani che in inverno lasciavano le malghe per il rientro nel paese, venivano lasciate aperte per permettere l’alloggio a questi sfortunati viandanti.
Famoso è il sasso denominato Crap del Trepalin: un masso cubico molto grande con una particolare fessura a mo’ di giaciglio, si narra di un uomo di Trepalle coricatosi per la notte trovato diversi giorni dopo coperto di neve e defunto.
Da circa quattro anni è stata ripristinata la corsa in montagna poiché dal 1990 circa si procedeva all’organizzazione della festa con la distribuzione del rancio alpino preceduto della messa a ricordo di tutti gli alpini caduti delle guerre e non, officiata spesso dal Vescovo.
Ora la corsa è una sfida tra simpatizzanti e non certo agonistica ma svolta nel ricordo della tradizione!

Non ci resta che dire W GLI ALPINI


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