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uno scritto del paese risalente al 1956

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Trovo uno scritto della parrocchia, dove si racconta la vita del paese che si sviluppa attorno alle attività della Chiesa e non solo.

Si fa riferimento ad un giornale divulgato dal prete nell’anno 1956,  dove vengono riportati dei fatti di vita comune del paese per portare l’informazione tutta la comunità del tempo.

Sorrido leggendo  alcuni passaggi per la semplicità del linguaggio, e per le problematiche del tempo!

Si racconta che nel mese di febbraio venne proposto un corso serale di cultura per i giovani a cura del Ministero della Pubblica Istruzione; tanti furono gli iscritti che vennero addirittura istituiti due turni e l’ispettore che arrivava da Sondrio rimase molto contento. Facendo poi un sopralluogo all’asilo per verificarne l’efficienza dei servizi,  ebbe a raccomandarsi in merito al rimodernamento dei servizi igienici , dei banchi di scuola , grazie anche all’aiuto dell’amministrazione comunale. L’Ispettore provinciale degli Aiuti Internazionali aveva il beneficio di veicolare dei fondi senza i quali la struttura non poteva sussistere, di conseguenza la sua visita aveva un valore fondamentale per lo sviluppo delle varie strutture. Disse infatti che dovevano cambiare i tavoli della refezione e le scodelle di alluminio per i bambini, con dei piatti più civili . Nella sala della collettività finalmente presero posto anche delle sedie decorose a beneficio di tutte le organizzazioni del paese. Simpatica l’affermazione del prete autore dello scritto in riferimento a dei fondi che dovevano arrivare da Sondrio capoluogo della Provincia dicendo : “Se continuano a ragionare come finora dovremo pensare di assicurarci ciascuno per conto suo, un posto dopo la morte” in riferimento al cimitero.. Già allora la burocrazia ci metteva del suo!

In questo bollettino dove vengono raccolti gli aneddoti di tutto l’anno, si arriva a settembre dove il parroco si sofferma a raccontare la scalata alla Cima Piazzi di due giovani baldi dove lì perirono,  infatti non era mai successo che sul ghiacciaio ci fossero delle vittime. I  due,  dopo aver compiuto la scalata,  trovarono la morte e grazie una squadra che partirono alla ricerca, l’indomani mattina  videro sul fondo del versante nord, le salme.

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Ho trovato molto bello questo cenno storico gestito dal sacerdote ritenuto tra le persone più colte del paese naturalmente assieme ai maestri delle scuole elementari e del medico.

 

La semplicità che sgorga da questi scritti non può farmi  pensare a quanta vicinanza ci fosse, rapporti interpersonali che legavano la piccola società del tempo. La cosa positiva è che con un altro nome, altra carta , altre parole e linguaggi e sicuramente l’aiuto delle tecnologie, vedono la continuità di questo giornale che anziché uscire una volta all’anno , vede delle pubblicazioni periodiche in mano a diversi soggetti che prestano il loro tempo nel volontariato.

Cattura

 

 

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