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I giochi di San Gervasio

La fine delle giornate scolastiche, mi ricordano quando da bambina si terminava la scuola con la messa di fine anno dove venivano invitati che genitori; si faceva di solito nei prati a ringraziamento dell’ anno scolastico!

C’erano i primi caldi, le prime maniche corte e le cicale che finivano nei prati, ed era sicuramente aria di festa, di allegria rispetto a quella di inizio d’anno perché si prospettavano le vacanze.

Alle scuole elementari c’era una settimana di verifiche di fine anno, e ogni giorno nelle svariate materie c’erano questi compiti in classe da fare ; che se non si terminavano in tempo, c’era in gioco l’intervallo che saltava; era la settimana più dura soprattutto incuteva una certa tensione emotiva; però era bello confrontarsi con i maestri che si cimentavano nelle partite di palla schiava nel cortile della scuola, a fine lezione.

imageLe vacanze erano caratterizzate da giochi dove tutti bambini si trovavano nel cortile del proprio rione, della propria contrada, giocare a guardie e ladri e con una bellissima collezione di pentoline metalliche, vedeva come cibo la prima erba che cresceva, come mensile ed armadietti c’erano dei ripostigli nella catasta di legna, i sassolini rappresentavano i tagli di pasta, le bacche le verdure!

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Gli amci più fortunati andavano in colonia, (fortunati per modo di dire: ci sarebbe da valutare ogni singolo caso c’è chi era contento e chi invece soffriva terribilmente il distacco familiare) quasi tutti erano figli dei muratori che potevano usufruire di una convenzione di vacanza in quel di Borghetto Santo Spirito, nota colonia Vanoni a Loano, intitolata al nostro esimio valtellinese.

Qualche settimana prima di andare al mare, saltavano giorno di scuola per recarsi nell’ambulatorio locale del medico a fare la famosa e temutissima vaccinazione.
Certamente non ci si dava appuntamento su whattsapp, ci si trovava in punti pianificati e chi c’era, chi non c’era pazienza !
Altri erano a fare i pastorelli sugli alpeggi, mentre chi restava in contrada spesso costruiva amicizie con i primi turisti che venivano a trascorrere le vacanze nelle abitazioni lasciate libere proprio dagli agricoltori saliti in quota.

Uno degli appuntamenti più ambiti era quello della fiera di San Gervasio, di cui abbiamo già parlato nel nostro blog, ma oltre all’acquisto delle ciliege c’era l’uscita sulle giostre che arrivavano proprio in occasione della fiera.
I seggiolini con la catena, gli autoscontri, le giostre, tutte queste situazioni che si vedevano esclusivamente una volta l’anno a seguito di questa grande fiera!

 


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Festa Giardini

Ed ancora, malgrado gli anni che passano, i cartelloni delle giostre che avvisano l’arrivo a Bormio, fa salire alla memoria tante simpatiche vicende!

 

 

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