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La Storia del Passo del Foscagno

Il Passo del Foscagno

È difficile pensare che chi è in vacanza in Valtellina non abbia almeno una volta oltrepassato il passo del Foscagno! Questo valico alpino che mette in comunicazione la valle di Livigno con la Valdidentro e quindi il resto della Valtellina è situato un’altezza di 2291 m sul livello del mare ed è percorso dalla strada statale 301 che ne porta il nome, ed è l’unico che per tutto l’anno mette in comunicazione la zona senza passare dal territorio Svizzero.

Fu l’ufficio militare di  Brescia che nel 1912 ne costruì la strada carrozzabile ma era percorribile solamente durante i mesi estivi causa le forti nevicate che caratterizzavano la zona.

Si arriva nel 1952 ad una svolta grazie agli spazzaneve coi quali è stato possibile mantenerlo aperto anche durante i mesi invernali,  mentre prima della realizzazione della strada il collegamento era dato grazie ad una mulattiera lunga 25 km che collegava Livigno passando dalla Valdidentro.
Percorsa da una fitta pineta di pini, cembri e larici fino ad arrivare ai 2000 m dove la vegetazione si interrompe bruscamente, si passa ai  muschi e licheni  che sul  versante spoglio della montagna la fanno da padrone, pendio che si colora di chiazze rosate durante la fioritura dei rododendri nel mese di giugno; montagna che  colpisce per il suo aspetto così diverso tra la stagione estiva e quella invernale, intercalata da chiazze sassose classiche del  pascolo d’alta quota nella stagione estiva e da grandissimi cumuli di neve e dai caratteristici paravalanghe durante la stagione invernale.

Particolari e con colori cangianti i laghetti che si trovano nella zona, la Chiesetta frutto di una recente ristrutturazione, che vede ancora più accogliente la zona pic-nic, frequentata da pescatori e sede da decenni di una tradizionale festa alpina, che proprio negli anni del contrabbando ha segnato la vita di molti che da lì transitavano..

Abbiamo menzionato che durante i duri  inverni di inizio secolo, il paese oltre la frontiera del Foscagno restava isolato dal mondo e solo a piedi o con rudimentali sci  si potevano raggiungere le altre località limitrofe.

Spesso veniva percorsa la valle del Poschiavo espatriando quindi in Svizzera, mentre la mulattiera vedeva l’ utilizzo di muli, che trasportavano moltissimi viveri necessari per svernare, pieni di patate, rape e farine utili anche per il sostentamento degli animali.

Il passo collega la Valdidentro al paese di Trepalle prima e di Livigno poi; oggigiorno località famose per il turismo e per essere località riconosciuta esente da accise.

Alcune notizie in merito alla zona extradoganale risalgono al periodo napoleonico: proprio in quel tempo venne definita l’esenzione dei dazi per lo Stato;  nella storia più recente si parla che nel 1939 il rifornimento del Comune di Livigno visse dei giorni  di  difficoltà in quanto in seguito alla chiusura dei mercati di rifornimento della vicina Svizzera il Ministero delle Finanze che vietava l’esportazione dei prodotti di generi alimentari di prima necessità,  autorizzava l’introduzione a Livigno tramite la dogana del Foscagno di alcuni generi alimentari destinati alla popolazione..

Proprio grazie alla situazione di sgravo fiscale di cui gode, nel tempo la località è uscita dalla situazione di povertà del passato, e con lo sviluppo  turistico della zona, in tanti percorrono il Passo Foscagno per recarsi in questa zona incantata, particolare ed unica nel suo genere!
foto Graphic.Ale https://www.facebook.com/pages/Graphic%CE%94le/185959554919373?fref=ts

 

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