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la Storia dello sci estivo allo Stelvio

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La storia dello Sci allo Stelvio
Abbiamo detto negli articoli precedenti che l’attrezzatura lasciata sul territorio dell’alta Valtellina da parte dei soldati che hanno combattuto nella prima guerra mondiale fa si che gli abitanti del posto abbozzino i primi passi verso lo sci, quindi dopo i campi di Bormio ecco che si punta alle cime sempre innevate dello Stelvio.

All’inizio tutto ciò è difficile poiché si raggiunge la meta solo dopo molte ore di marcia e con ai piedi le pelli di foca.
Negli anni cinquanta arrivano i primi impianti di risalita grazie la collaborazione tra gli albergatori dello Stelvio che fondano la Sifas, la cui direzione viene affidata a Roberto Zazzi già figura conosciuta nel nostro blog per la direzione degli impianti a Bormio e poi presieduta per lunghi anni da Zep dei Cas che fa effettivamente la storia dello Stelvio cambiando il volto del ghiacciaio che diventerà nel tempo la palestra estiva di molti campioni e meta preferita di tanti sciatori.
Il primo passo vede la costruzione della Bidonvia che collega il passo al Trinceròne, dove si incrociano le piste della Nagler e della Geister

I primi impianti vengono infatti dedicati alla preparazione didattica e agonistica dei vari sci club ed allievi che sulla zona arrivano, dal Livrio i gatti portano gli sciatori fino alla partenza dell’impianto, un altro ski-lift più corto parte invece dal passo verso il Livrio e serve una serie di tracciati più pianeggianti adatti quindi ai principianti.
La Ski area si completa nel 1965 quando i primi importanti impianti vengono presi d’ assalto dallo sci club di Bormio con la collaborazione dei maestri che fondano nel frattempo la scuola del Passo Stelvio. Tutti gli atleti esordienti del tempo non solo italiani ma anche stranieri, arrivano allo Stelvio per lo sci estivo che nel frattempo sforna diversi ragazzi che diventano poi atleti e che intraprendono la carriera agonistica, assieme a diverse direzioni di scuole estive o chi vive lo Stelvio per i corsi di allenatore.

Sfogliando l’album dello sci club Bormio troviamo spesso Gustavo Thoeni frequentatore che si impose sulle piste dello Stelvio assieme ai ragazzi di Bormio; infatti Gustavo trascorre lì tutte le estati, fa amicizia anche con i figli del mitico Zep tanto da associarsi a loro in diversi allenamenti e nelle trasferte.
In in un suo scritto Gustavo Thoeni racconta che suo papà lo portava allo Stelvio con una Jeep piena di altri ragazzi amanti dello sci e salivano lungo la mulattiera fino al Trinceròne, possiamo solamente immaginare e capire lo stato d’animo con la quale affrontano questa strada!
Ma il padre era proprietario con altre persone membri di una società, di uno dei pochi ski-lift di allora, quello che arrivava fino alla Nagler, la cima che sorge dal ghiacciaio del Livrio e non era uno ski-lift tradizionale ma era una manovia alimentata da un motore a scoppio che azionava un volano che trascinava una fune dove si attaccava lo sciatore per salire .
Era un impianto molto elaborato per il periodo e che solo alla lontana ricorda gli attuali impianti a piattello ed era molto complicato il riavvolgersi sul cavo così come il rinvio a valle e perciò era previsto l’utilizzo di personale all’arrivo della pista e spesso Gustavo faceva proprio da tramite mettendo i ganci apposto sul cavo stesso in modo tale che l’impianto funzionasse a dovere.
Lo ski-lift e serviva la pista più ripida dello Stelvio e veniva utilizzata dai grandi campioni per gli allenamenti estivi, i nomi che questa pista ripida vedono i Messner, Pedroncelli, Schranz, Alberti e molti altri, che sono uno sbiadito ricordo nella mente di molti ma che allora erano invece i grandi atleti e protagonisti dello sci del tempo.
Racconta ancora Gustavo che poteva infilare gli sci solo quando c’era poca gente poichè doveva lavorare e divertirsi, però qualche volta lo lasciavano provare gli sci da slalom e comunque l’occasione racconta lo rendeva il ragazzo più felice del mondo!

Oltre agli atleti coloro che utilizzano più frequentemente lo sci estivo allo Stelvio sono i milanesi un po’ “sciori” che venivano a sciare in alta quota e abbiamo già parlato anche delle varie gare che sullo Stelvio si svolgevano, inizialmente per i fondisti ma poi dopo anche per i dieci esisti.
Lo sci club partecipa spesso alle manifestazioni allo Stelvio e proprio lì riesce a visualizzare l’andamento dei suoi atleti in base alle classifiche delle gare e ai posizionamenti.
Ancora oggi lo Stelvio è sede collaudata dello sci estivo dove non solo le squadre italiane, ma team agonistici da tutto il mondo assieme a migliaia di allievi, vengono per sciare e da allenarsi con un parco impianti in grado di muovere 9000 persone ogni ora, attivo da maggio a novembre con 1400 posti letto in quota, ed è una tra le stazioni regine dello sci estivo!

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