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La Settimana della Skieda a Livigno.

Quando nelle baite dei nostri nonni la vita vedeva il fulcro attorno al camino di casa, alla stufa, ed al focolare, le serate lunghe invernali vedevano la partecipazione dei nonni che raccontavano i loro racconti alle nuove generazioni.
Questi racconti e queste storie i giovani hanno provato a trasmetterle ai propri figli in un modo diverso creando un movimento dedicato alla storia dello sci.
Ed è per questo che a Livigno, passo dopo passo, si è costruito la storia di questo sport e da questa filosofia nasce un gruppo di sciatori appassionati dedicati a una disciplina alternativa dello sci: il telemark
I pionieri di questa nuova disciplina a Livigno sono Luigi Martinelli, Damiano Bormolini, e Rudy Mottini ma nel tempo si sono affiancate tante altre persone che vivono questa filosofia applicata a diversi momenti della loro vita.
La settimana della Skieda arrivata alla sua 21ª edizione ha visto nel tempo il susseguirsi di miglioramenti dati da un’organizzazione sempre più affiatata, dalla partecipazione di diversi sponsor, dalle diverse manifestazioni anche inerenti la sicurezza.

Gli eventi che più lasciano il segno sono: la Trepallina cioè il “barbecue party” più famoso della neve, attesissimo dagli appassionati dello sci a tallone libero che si svolge nella cornice di Vallaccia a Trepalle.
Ma i veri protagonisti della Trepallina sono i racconti che i vari appassionati del telemark narrano in seguito alle loro esperienze di vent’anni di sciate.
E questi racconti lasciano nell’aria diverse lingue, suoni, tradizioni vissute in modo diverso da persone che arrivano da tutta Europa e non solo, raggruppate dall’ideale della libertà e della goliardia, abbracciandosi,salutandosi, sorridendo, guardandosi negli occhi e narrando iricordi di quella discesa o dell’altra!

Giovedì 26 marzo invece prende il via un’altra tappa storica che rappresenta la settimana della skieda un evento atteso: la transumanza; un’escursione culturale e gastronomica che si svolge tra le malghe, nelle baite e tee che caratterizzano la Val Federia. Una vallata splendida e incontaminata di Livigno che vede il passare da una Tea all’altra assaggiando i cibi cucinati e visitando queste case private solitamente chiuse al pubblico, il cui padrone di casa volentieri mette a disposizione.

Un salto nel tempo viene invece fatto durante la giornata dell’ Epoque del venerdì; infatti anche quest’anno che vede la 21ª edizione ci sarà una giornata dedicata agli amanti dei maglioni di lana , dell’abbigliamento di panno, degli sci di legno e degli scarponi di pelle.
Forse questa giornata rappresenta ancora di più il tramandarsi dei racconti dei nonni di cui abbiamo parlato prima, uno specchio di serate passate davanti al camino.
E quindi per meravigliarsi davanti a certi abiti utilizzati dei nostri nonni e soprattutto dell’attrezzatura così povera ma così efficiente per il tempo che fu, l’appuntamento è per venerdì 27 marzo presso la Scuola Sci Centrale dove ci sarà una pista dedicata, un percorso di competizione con salti, piccoli slalom , per dare sfogo a queste performance in costume tipico!

Un’altra parola che gira durante l’evento della Skieda è Icaro,la corona di Icaro, progetto Icaro..ma chi era Icaro?
Era una guida alpina molto conosciuta all’interno della Skieda che è venuta mancare per un incidente che lo ha visto coinvolto proprio sulla neve.
La sua compagna ha voluto rendergli omaggio con l’aiuto di altri creando una fondazione il cui nome è “progetto Icaro”, per sensibilizzare e formare i giovani che fanno freeride.
Da molti anni la Skieda sostiene questo progetto fornendo agli iscritti, delle escursioni; c’è infatti la possibilità di effettuare numerose uscite accompagnate con le guide alpine che vi porteranno a solcare le nevi immacolate delle Alpi Retiche.
Vengono impartite le nozioni base per muoversi in sicurezza in montagna , cercando di ridurre al massimo i rischi dei pericoli presenti sui pendii imparando l’utilizzo delle apparecchiature più importanti, quali Artva, sonda e pala.

La corona è una ghirlanda coloratissima che Icaro aveva sempre al collo come segno di fratellanza; forse l’aggettivo più giusto dei telemarker è quello di essere amici, fratelli e di avere un sorriso per tutti indipendentemente dal luogo di provenienza..
Buona Skieda!

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