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il Genepy, liquore di montagna

Ci viene proposto alla fine dei nostri piatti tipici della cucina valtellinese, liquore della tradizione, il più conosciuto assieme al Braulio e alla Taneda, il Genepy è un altro dei liquori che nei tempi andati ha aiutato i nostri avi a trascorrere le serate d’inverno in condizioni difficili, grazie all’utilizzo e alla conoscenza delle erbe alpine, che sono state utilizzate in diversi prodotti principalmente liquorosi e tisane.

L’erba utilizzata si chiama artemisia ed è tipica dei terreni alpini; nasce in altitudini molto alte da 2000 fino ai 3000 m; è una pianta selvatica spontanea, viene raccolta a mano senza togliere la radice poiché viene così preservata la crescita per l’anno successivo, ed è una pianta con molte caratteristiche dal profumo delicato, aromatico, digestivo, balsamico. Un liquore di un colore particolare, giallo intenso, e un sapore aromatico e balsamico tipico delle erbe di montagna.

Sul libro Sapori rustici delle nostre montagne dell’amico Gianluca Cossi dove ci sono molte ricette della cucina tradizionale, troviamo gli ingredienti per il Genepy d’alta quota.

Mezzo litro di alcol a 90°
500 g di zucchero
20 piantine di artemisia
0,75 l d’acqua

Mettendo le piantine in infusione nell’alcol in un luogo buio per 20 giorni, si porta poi a fine periodo, ad ebollizione l’acqua con lo zucchero creando lo sciroppo e unire l’infuso.
Bisogna attendere che si raffreddi e una volta filtrato si può proseguire all’imbottigliamento.

tratto da Sapori Rustici delle Nostre Montagne invendita in tutte le edicole dell’altaValtellina.

Credit: Photo by Mirna and Attilio Marzorati

Credit: Photo by Mirna and Attilio Marzorati

kkkèpè

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